Il cuoio: Cuir Ottoman di Parfum d'Empire

Note di testa: cisto del Marocco, iris, styrax bruciato.
Note di cuore: balsamo di tolu, resina di benzoino, gelsomino d'Egitto.
Note di fondo: vaniglia, fava tonka, incenso.
"Divenuto una delle maggiori potenze dell'Europa e del vicino oriente dopo l'annessione di Bisanzio, il dominio dell'impero ottomano dura sei secoli. Al culmine della sua gloria, il sultano Solimano il Magnifico regna un impero di sfarzi, dove l'attività artistica e intellettuale è all'apice. Sposa Roxelana, una prigioniera russa di grande bellezza, antica schiava, che trasforma l'harem in anticamera del potere e impone una sovranità delle donne".
Nelle intensioni di Marc Antoine Coticchiato, la piramide olfattiva del profumo richiama tre diverse affreschi d'oriente. Le note di testa tratteggiano l'harem percepito o immaginato dai viaggiatori occidentali, dai letterati e dai pittori europei, un harem inaccessibile e lascivo, "delle Mille e una notte e di Shérérazade". Il cuore rivela l'hammam, "la dolcezza umida dei vapori". Il fondo evoca le scene di caccia e di combattimento, "il potente odore del cuoio dei cavalieri e dei cavalli arabi". Forse troppo in un solo profumo, ma se fusion deve essere, giusto che sia dedicato al grande crogiolo ottomano.