Christian Lacroix: la tote in pitone

Collezione p/e 2009. Se non bastasse il pitone a renderla esotica, questa borsa a mano ricorda la texture dei moucharabieh, le griglie fittamente lavorate tipiche dell'architettura araba tradizionale. La loro struttura intagliata, oltre che per filtrare la luce, è sfruttata per forzare la ventilazione, spesso aumentandone l'effetto di refrigerio con superfici umide poste nei punti dove l'aria è convogliata. Le nicchie culminanti in moucharabieh sono luoghi freschi, dove è uso trovare da bere e dai quali è possibile vedere senza essere visti. Il senso di delicato mistero, insieme alla maestria degli intrecci che ne compongono il disegno, conferisce loro un fascino discreto e caratteristico. Se per ogni donna la borsa è una piccola casa, questa ha mille occhi e almeno qualche segreto.