Collezione p/e 2009. Se non bastasse il pitone a renderla esotica, questa borsa a mano ricorda la texture dei moucharabieh, le griglie fittamente lavorate tipiche dell'architettura araba tradizionale. La loro struttura intagliata, oltre che per filtrare la luce, è sfruttata per forzare la ventilazione, spesso aumentandone l'effetto di refrigerio con superfici umide poste nei punti dove l'aria è convogliata. Le nicchie culminanti in moucharabieh sono luoghi freschi, dove è uso trovare da bere e dai quali è possibile vedere senza essere visti. Il senso di delicato mistero, insieme alla maestria degli intrecci che ne compongono il disegno, conferisce loro un fascino discreto e caratteristico. Se per ogni donna la borsa è una piccola casa, questa ha mille occhi e almeno qualche segreto.
I luoghi dell'oasi
- I magazzini inferiori: mercanti di pelli e di tessuti (52)
- I magazzini superiori: mercanti di pietre e manufatti (61)
- I roseti e il giardino dell'alba: profumo di fiori (57)
- Il giardino del mezzogiorno: i frutteti e l'orto dei semplici (22)
- Il giardino del tramonto: profumo di resine e legni (28)
- La fumeria: vecchi racconti e profumo di tabacco (38)
- Le cucine: nella dispensa (61)
- Le cucine: sui fuochi e sulle mense (36)