Astice senza preamboli

Stante la reperibilità pressochè costante degli astici, questa ricetta rapidissima costituisce un sicuro rimedio ad impreviste carenze di pescato tradizionale, oltre ad essere un modo dignitoso di sfruttare anche astici accidentalmente già bolliti. Scegliete astici non troppo grandi, calcolandone almeno uno a testa. Bollite gli astici uno alla volta, calcolando un minuto per ogni etto di peso. Tagliate ciascuno in due metà identiche, conservando in una bacinella il liquido che eventualmente uscirà dal carapace. Al momento di servire fondete in casseruola a fuoco basso burro e cognac, lasciando insaporire bene. Potete unire un poco di zucchero, secondo il gusto personale, o il liquido degli astici già ristretto, secondo la disponibilità. Nel frattempo scaldate brevemente i mezzi astici in una padella larga, coperti e con il carapace verso il basso. Pepate con Tellicherry, Tasmania o cubebe, versate sulle code il contenuto della casseruolina e infine, dopo aver impiattato, anche quanto recuperabile dalla padella. Flambate solo in caso di esigenze scenografiche. Servite con pinze, tenaglie e ogni altro attrezzo reputiate utile per un pieno apprezzamento delle bestiole.